mercoledì 15 Maggio 2024
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Il caso di Bullismo a Mugnano, a Giugliano scuola forma studenti anti violenza

GIUGLIANO. “Il bullo per essere tale ha bisogno del consenso. Se ai ragazzi insegniamo che non bisogna assecondare tale fenomeno, il bullismo viene di fatto arginato”.

A dirlo è Giuseppe Pezza, preside dell’istituto tecnico “Galvani” di Giugliano (che si trova a pochi chilometri da Mugnano dove venerdì sera un 13enne è stato picchiato per strada da tre suoi coetanei) che da oltre un anno ha avviato un singolare progetto nella sua scuola e che sta andando avanti con discreto successo. Due-tre alunni per classe sono stati appositamente formati ad aiutare non solo le potenziali vittime di atti di bullismo ma anche gli stessi bulli. I ragazzi hanno seguito un vero e proprio seminario di formazione che ha visto in cattedra esperti e psicologi. Anche perché, fanno capire dalla scuola, bisogna valutare caso per caso, comprendere con attenzione se si tratta realmente di un fatto di bullismo o di altro. “Il bullo agisce – dice il preside Pezza – quando ha il consenso del gruppo. E se ai ragazzi spieghiamo che bisogna sempre dire no alla violenza e alla sopraffazione il bullo finisce per non non avere consenso non ha più il motivo per comportarsi in questo modo”. E sono proprio i ragazzi scelti e formati nelle varie classi, che tengono un colloquio costante con i loro docenti, a illustrare di continuo ai loro compagni questa strategia. “In questo modo – prosegue il dirigente scolastico – attuiamo un’opera di prevenzione costante che sta dando dei risultati soddisfacenti”.

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