venerdì 17 Maggio 2024
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Monitoraggio dell’aria in alcuni Comuni vesuviani: arriva la grande iniziativa

Fisciano (Sa). “Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità” fu detto durante l’allunaggio dell’Apollo 11, e oggi grazie al protocollo d’intesa tra l’Università degli Studi di Salerno e Ucsa (ufficio Comune per la sostenibilità ambientale) arriva una bella iniziativa per il contrasto ai danni ambientali e per la tutela dei territori. Il progetto è mirato al monitoraggio dell’aria nei Comuni di Palma Campania, San Giuseppe Vesuviano, San Gennaro Vesuviano, Striano e Ottaviano per controllare le emissioni in atmosfera di diossido di carbonio, biossido di azoto, materiale particolato e altri elementi nocivi causate dalle attività antropiche dell’uomo. Stamattina, all’Osservatorio Appenino Meridionale dell’Università degli Studi di Salerno, si è svolta la conferenza stampa di presentazione del progetto “Se curi l’aria, l’aria ti cura”; ad introdurre i lavori la presidente Mariagiovanna Riitano che ha commentato: «É un’iniziativa su un tema importante in un’area delicata che coinvolge la società civile, i Comuni e le scuole». Foto conferenza stampa

Ha portato i saluti del docente Longo, la patologa e docente del Dipartimento di Chimica e Biologia Pia Ragno: «Un progetto importantissimo da un punto di vista scientifico, saranno rilevati dati importanti sia per la ricerca che per l’aspetto socioculturale perchè verranno coinvolte scuole e Comuni. Tutto ciò sarà la testimonianza di quanto potrà essere proficua la collaborazione tra Università e territorio». A fare gli onori di casa il presidente del corso di Laurea di Scienze Ambientali del Dipartimento di Chimica e Biologia dell’Ateneo Antonio Proto: «Questo progetto parte da lontano, rallentato purtroppo per il Covid, adesso però vogliamo dargli impulso. Il progetto avrà tre aspetti importanti: la ricerca che servirà per poter realizzare pubblicazioni di tipo scientifico sullo studio delle atmosfere, il secondo aspetto riguarderà il monitoraggio delle zone vesuviane dove metteremo delle centraline poi, infine, ci sarà l’aspetto di orientamento che noi facciamo come Università. Faremo poi degli interventi nelle scuole per far capire ai ragazzi l’importanza della salubrità dell’aria». Luigi Acquaviva, dell’Ufficio Comune per la sostenibilità ambientale, durante la conferenza ha commentato: «Abbiamo iniziato questo progetto tre anni fa ma finalmente possiamo partire, stiamo lavorando ad un qualcosa di innovativo addirittura siamo un modello studiato in Europa». Il laborioso progetto è stato illustrato dai ricercatori Maria Ricciardi (Dipartimento Medicina e Chirurgia) che ha spiegato il monitoraggio attivo e passivo di inquinanti e atmosferici, Antonio Faggiano ( Dipartimento Chimica e Biologia) che invece ci ha parlato del monitoraggio del particolare atmosferico e dell’impatto antropico, la citizen scienze nel monitoraggio ambientale è stato spiegato da Alma Moretto (Dipartimento Chimica e Biologia) e infine Concetta Pironti (Dipartimento Medicina e Chirurgia) che ha illustrato l’inquinamento indoor e l’impatto sulla salute. Presenti anche alcuni amministratori comunali, tra le anime principali del progetto, i vicesindaci di Striano Antonio Cordella e di San Gennaro Vesuviano Carmine Castaldo Tuccillo con la consigliera comunale Maria D’Avino, gli assessori di San Giuseppe Vesuviano Silvia Annunziata ed Enrico Ghirelli e rappresentanti di alcune scuole del territorio. Gli amministratori di San Giuseppe Vesuviano hanno sottolineato come, negli ultimi anni, stia crescendo l’interesse verso il monitoraggio degli inquinanti atmosferici come supporto alle istituzioni territoriali, nazionali ed europee. Importante è stato il “problema” messo in risalto dal vicesindaco di San Gennaro Vesuviano, Tuccillo ha ribadito l’emergenza dei roghi appiccati ai rifiuti tessili nelle zone del vesuviano, piaga profonda dell’inquinamento ambientale. Il vicesindaco di Striano Antonio Cordella, invece, grazie anche alla sua professione medica, ha messo in risalto la grande importanza del monitoraggio anche se siamo ancora in pandemia.

 

 

 

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