Napoli. Pulsa nel cuore della città una delle “street of books” più antiche e rinomate al mondo: “Port’Alba”, la strada storica dei librai ed editori napoletani. Batte nonostante la crisi dell’editoria, batte nonostante la pandemia e continua a battere nonostante l’incuria architettonica di un posto che andrebbe riqualificato per la storia che rappresenta e il sacrificio di tanti librai, che in quella zona continuano a tenere duro per non abbassare le “serrande”. E proprio per dare dignità a questo luogo, tempio della cultura, che è stata lanciata una petizione rivolta al sindaco di Napoli Luigi de Magistris per restaurare e mettere in sicurezza l’interno della “porta” seicentesca più bella d’Europa, da troppo tempo “dimenticata”. L’appello è stato rivolto, oltre che al sindaco, anche alla soprintendenza e al presidente di Municipalità.
L’iniziativa è stata lanciata in rete dall’imprenditrice Serena Mazzei che in pochissimi giorni è riuscita a raccogliere , sul sito www.change.org più di mille firme. Una completa rinascita di una strada che tutt’oggi scrive ancora la storia della città, con i suoi librai-editori sempre alla ricerca di particolari novità editoriali. Una rete che protegge dai calcinacci dell’arco, un “palliativo” che sosta da troppo tempo e che non può più essere, per turisti e cittadini, il biglietto da visita di una strada ricca di cultura e storia. Port’Alba ha urgenza di rinascere, con lo splendore che merita.
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