SOMMA VESUVIANA. Tornava da una serata trascorsa con il suo compagno, tornava da una serata romantica per San Valentino ed è stata uccida dall’alta velocità di un’automobilista e dall’incuria in cui versano le strade di Somma Vesuviana.
Scarsa illuminazione, manto stradale in pessime condizioni hanno “agevolato” la morte di Annamaria Vitiello, Anna per amici e parenti, 47 anni la donna morta la notte scorsa dopo essere stata investita da un’automobilista di 39 anni di Saviano. Anna aveva trascorso la serata con il suo compagno, poi stava rientrando a casa sua, in via Marigliano 150, quando la Fiat Panda guidata dal savianese l’ha presa in pieno. L’automobilista si è poi fermato, sono stati chiamati i soccorsi, ma non c’è stato nulla da fare. Anna è morta poco dopo in ospedale a Nola dove l’ambulanza l’aveva trasportata. Praticamente davanti agli occhi della figlia e del compagno sgomenti. Una morte che si poteva evitare? Probabilmente. Ormai le strade della città sono ridotte ad un colabrodo, se si esclude la centralissima via Aldo Moro, le vie della periferia di Somma sono al degrado assoluto. Mancano in gran parte i marciapiedi, non vi è un’illuminazione adeguata, la segnaletica stradale è assente, manto d’asfalto ridotto ad un colabrodo. Una situazione che mette quotidianamente in pericolo non soltanto chi vive a Somma, ma anche chi malauguratamente vi si trova a transitarvi. A riprova stamattina ennesimo incidente, fortunatamente senza feriti, in via Cupa di Nola nella curva (sempre la stessa) della strada che porta poi alla Statale 268 e che congiunge Somma con Scisciano. Nei giorni scorsi per discutere dell’allarme sicurezza vi era stato un tavolo tecnico al Comune, al quale hanno preso parte anche polizia locale e carabinieri oltre all’assessore ai Lavori pubblici. Sembra sia stata trovata una soluzione per sistemare le prime emergenze. Quello che occorre però è una precisa pianificazione degli interventi, nessun altro deve morire per trascuratezza e incuria. Le strade di Somam hanno fatto piangere già troppe famiglie.
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