Sant’Anastasia. Da un brutto episodio è
arrivata tanta solidarietà, molta fatta di parole e una, in particolare, concreta che stasera ha permesso a 40 persone di mangiare la pizza. “Il bene genera bene”, commenta Giuseppe Granata titolare di Félla a Corso Umberto I a Sant’Anastasia. Qualche giorno fa, dopo l’increscioso episodio di razzismo verificatosi nel nostro locale, tra i tanti messaggi di solidarietà, ci ha scritto Nadia, da Parma, ha deciso di stringersi a noi per la reazione nei confronti della donna razzista e di lasciare ‘PizzaSospesa’ alle famiglie bisognose di Sant’Anastasia”. E stasera la consegna è diventata realtà grazie all’aiuto di alcuni volontari.
“Abbiamo subito deciso di organizzarci con l’aiuto della protezione civile di Sant’Anastasia”, aggiunge Granata, “a per effettuare le consegne in piena sicurezza ed a destinatari in difficoltà a cui già da tempo portano sostegno.
Questa sera siamo riusciti a donare, grazie a Nadia, un sorriso ad oltre 40 persone, adulti e bambini”.
Una bella lezione per dimostrare che non bisogna mai arrendersi, “il bene genera sempre altro bene”.
Abbiamo bisogno di un piccolo favore
Nel 2020, 2 milioni 145mila persone hanno letto gli articoli de La Provincia Online. Eppure, siamo rimasti tra i pochi giornali online non a pagamento e lo abbiamo fatto perché siamo convinti che tutti meritino l'accesso ad una informazione corretta e trasparente. Ma stiamo subendo anche noi gli effetti una crisi economica senza precedenti, eppure abbiamo continuato a migliorarci, a studiare nuove rubriche e trasmissioni per la nostra webtv (che trasmette per ora sulla nostra Pagina Facebook). Per continuare a fare giornalismo di inchiesta, in un territorio difficile come il nostro, adesso abbiamo bisogno di voi lettori. Non abbiamo proprietari milionari. Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permetterete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi.