sabato 27 Aprile 2024
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Assegni di cura non versati, Cdu: Il Comune di Somma è inadempiente”

SERVIZI SOCIALI: ASSEGNI DI CURA NON VERSATI – IL COMUNE DI SOMMA VESUVIANA E’ INADEMPIENTE – L’ESPOSTO DELLE FAMIGLIE.

L’ASSEGNO DI CURA: una prestazione riconosciuta dalla Regione Campania di carattere fondamentale e sollecitata dalle associazioni di tutela delle persone con disabilità, affinché possano essere assistiti con continuità nell’ambiente familiare.
Con tale prestazione la Regione Campania ha inteso assicurare un miglioramento alla qualità della vita e dell’assistenza in favore degli invalidi non autosufficienti, contrastando i ricoveri inappropriati e assegnando un sostegno economico adeguato alle loro famiglie, che ne hanno assunto il carico di cura, evitando il turn over di operatori professionali “estranei”, compensando i disagi conseguenti alla perdita del lavoro o alla riduzione dei tempi di lavoro da parte del familiare di riferimento.
Trattasi, dunque, di una misura indispensabile per le famiglie, proiettata verso la tutela della dignità delle persone affette da disabilità gravissime e tendente verso l’eguaglianza sostanziale.
Tuttavia, il Comune di Somma Vesuviana ha paralizzato tale forma di assistenza, negando i versamenti in favore delle famiglie alle quali era stato concesso il beneficio e lasciando i disabili gravissimi (tra i quali anche minori) senza alcuna forma di cura ed assistenza.
Sembrerebbe, dunque, che il Comune di Somma Vesuviana abbia letteralmente accantonato le esigenze delle persone che necessitano di una maggiore vicinanza ed assistenza da parte delle istituzioni.
Ebbene, ormai esauste dalla mancanza di fattivi riscontri alle proprie istanze, una parte delle famiglie interessate dalla misura assistenziale ha trasmesso e protocollato una diffida / esposto al Comune di Somma Vesuviana (quale Ente Capo Fila dell’Ambito territoriale sociale N. 22), indirizzato anche all’Assessorato per le Politiche Sociali ed alla Direzione Generale per le Politiche Sociali della Regione Campania, alla Corte dei Conti ed alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola.
Le famiglie hanno contestato il mancato pagamento delle mensilità dell’Assegno per l’anno corrente, nonché altre mensilità riferite agli anni precedenti, rispetto alle quali hanno riferito di avere ricevuto (in occasione di tre incontri tenuti presso la sala giunte del Comune di Somma Vesuviana) rassicurazioni (ovviamente disattese) circa una regolarizzazione da parte del Consigliere Comunale Antonio Granato, dell’assessore al ramo Anna Cuomo, unitamente al dirigente di posizione Dott. Bellobuono (oggi dimissionario).
Una vicenda sulla quale occorrerebbe fare chiarezza, considerando che la provvista per l’erogazione dell’assegno di cura è attinta dal Fondo per le Non Autosufficienze (FNA), istituito presso il Ministero della Solidarietà Sociale del quale alla Regione Campania è assegnata una dotazione, destinata agli ambiti territoriali per la realizzazione degli interventi per non autosuffcienti.
Trattasi, dunque, di fondi a destinazione vincolata in favore delle persone non autosufficienti, rispetto ai quali il Comune di Somma Vesuviana dovrebbe rendere conto, nella misura in cui, stando alla lettera dell’esposto, il riparto degli stessi avviene in base al numero di non autosufficienti valutati dalle UVI (Unità di valutazione Integrata – istituita presso il Distretto Sanitario dell’ASL), ed ai relativi costi calcolati per 12 mesi.
Ancor più grave è l’inadempimento del Comune di Somma Vesuviana ove si consideri che, il “Programma Regionale Sugli Assegni di Cura” ha stabilito che la prestazione deve avere una durata di 12 mesi continuativi e che al termine del periodo di erogazione deve essere immediatamente sostituita con le ore di prestazioni di assistenza domiciliare erogate dagli Operatori Socio Sanitari.
Insomma, occorre necessariamente ed immediatamente comprendere quale modalità di gestione hanno ricevuto i fondi trasferiti al Comune di Somma Vesuviana da destinare alle cure ed all’assistenza dei disabili gravissimi.
Allo stesso modo, gli amministratori locali che hanno interloquito con le famiglie (ovvero il Consigliere e Comunale Antonio Granato e l’Assessore Anna Cuomo) dovrebbero rendere noto alla cittadinanza quale fosse il fondamento delle loro rassicurazioni.
Ovviamente, riguardo al Consigliere Comunale Antonio Granato occorre muovere delle riserve in termini di credibilità circa il tema dei disabili, vista la recente rassicurazione della riapertura immediata del centro Sociale polifunzionale per disabili poi disattesa dalla chiusura operata a seguito dell’intervento delle forze dell’ordine.
Ad ogni buon conto, l’esposto delle famiglie è chiaramente indirizzato ad un’azione di controllo e verifica della gestione dei fondi parte del Comune di Somma Vesuviana, per il quale hanno sollecitato oltre alla Regione Campania, la Corte dei Conti e la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola.
Quanto ancora i cittadini dovranno sopportare l’inadeguatezza dell’Amministrazione a guida Di Sarno non è dato sapere.
Di certo è che riguardo alle persone non autosufficienti si sarebbe attesa una maggiore coscienza civica da parte delle istituzioni locali.

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