Pomigliano. L’associazione Antiracket e Antiusura ‘Domenico Noviello’ è da anni un punto di riferimento per l’intera città di Pomigliano e non solo. L’associazione rappresenta un vero e proprio ‘rifugio’ per chi è vittima di racket ed usura, offrendo un’assistenza a 360°. Pochi giorni fa il direttivo ha consegnato, come ogni anno, il resoconto delle attività svolte nel 2021 alla Prefettura di Napoli, nonostante l’azione di sensibilizzazione sia stata inevitabilmente influenzata dalla pandemia. Diversi sono stati gli interventi effettuati via web e TV, presentazioni di libri, convegni, affissione di una targa in piazza G. Leone di Pomigliano in memoria delle vittime di mafie con la partecipazione del Sindaco, delle Forze dell’Ordine e del dottor Claudio Salvia, referente della Prefettura e “rappresentante” delle vittime di mafie in quanto figlio di Giuseppe Salvia, vicedirettore del carcere di Poggioreale e ucciso da Cutolo. Tante iniziative ma soprattutto tanti aiuti concreti per le vittime di estorsione ed usura: l’associazione, infatti, si è costituita parte civile con le persone offese in 2 processi; 15 assistenze per domande al fondo di solidarietà legge 44/99 e 108/96 alla Prefettura di Napoli e di Foggia; assistenza a 2 persone per indebitamento (fondo MEF) e relative transazioni a saldo e stralcio con istituti bancari, finanziari e creditori; adesione di 4 nuovi soci; convenzione con il Comune di Pomigliano per assistere le vittime di estorsione, usura e promuovere la legalità su tutto il territorio cittadino.
Ecco nel dettaglio le attività svolte nel 2021
Il presidente dell’associazione Salvatore Cantone, il vicepresidente Mario Ginestous e il segretario Bruno Immobile, ci hanno svelato gli obiettivi preposti per il 2022 e di come la “Domenico Noviello” è riuscita ad aiutare un’intera famiglia vittima di usura.
“Prima di tutto riprenderemo le attività di sensibilizzazione nelle scuole che, per ovvi motivi legati alla pandemia, sono venute a mancare. Poi l’obiettivo rimane sempre quello di aiutare quante più persone possibili cadute nel tunnel dell’estorsione e dell’usura. Assicuriamo la piena disponibilità ad aiutarli moralmente, psicologicamente e legalmente”.
- Qual è stato il caso più difficile affrontato lo scorso anno?
“Abbiamo assistito una famiglia che ci è stata segnalata dalla Guardia di Finanza che si trovava sotto usura della camorra. L’abbiamo assistita al processo costituendosi come parte civile e alla fine siamo riusciti a salvare la loro casa e hanno usufruito anche dei Fondi di solidarietà della legge 108. Questa famiglia impegnata nel commercio è riuscita a riprendersi la sua attività oltre che la propria dignità. Noi ci siamo, non abbiate paura di denunciare“.
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