Palermo. Condannati percepivano, loro o uno dei familiari, il reddito di cittadinanza (RdC), gli sarà revocato e intanto la guardia di finanza ha effettuato sequestri di beni per oltre 200mila euro. Scovati, infatti, dai finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Palermo (agli ordini del generale Domenico Napolitano) 32 “furbetti’ che percepivano illecitamente il RdC.
In particolare, l’attività delle fiamme gialle del 2° Nucleo Operativo Metropolitano del Gruppo di Palermo si è incentrata sull’analisi delle domande presentate da alcuni soggetti che, secondo le informazioni raccolte ed analizzate risultavano condannati in via definitiva per almeno uno dei cosiddetti “reati ostativi”, ricevendo il sussidio in maniera diretta o appunto attraverso i familiari.
Considerato la condotta tenuta, i finanzieri hanno proceduto a segnalare i soggetti alla Procura della Repubblica di Palermo che ha emesso un decreto di sequestro preventivo d’urgenza, convalidato dal Gip del locale Tribunale, anche nella forma per equivalente per complessivi 206.513,93 euro in esecuzione del quale sono stati sottoposti a vincolo giudiziale conti correnti, 5 autoveicoli e 2 immobili.
L’attività di servizio conferma il ruolo di polizia economico-finanziaria affidato al Corpo della Guardia di Finanza, a contrasto delle illecite condotte di coloro i quali, accedendo indebitamente a prestazioni assistenziali erogate dallo Stato, sottraggono importanti risorse economiche destinate a favore di persone e famiglie che si trovano effettivamente in condizioni di disagio.
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