martedì 14 Maggio 2024
HomePolitica"Mi pento di aver sostenuto Di Sarno credendo nel cambiamento, cittadini votate...

“Mi pento di aver sostenuto Di Sarno credendo nel cambiamento, cittadini votate liberamente”

SOMMA VESUVIANA. Dal Testimone di Giustizia, Gennaro Ciliberto riceviamo una riflessione sulle promesse elettorali del sindaco uscente Salvatore Di Sarno che di seguito pubblichiamo.

Mi sento in colpa per aver nel 2017 creduto ad un amico, uno di quelli in cui ti fidi.
Nel 2017 ho ascoltato le sue promesse di cambiamento, i progetti di legalità e il motto siamo la svolta.
Ma poi una frase detta mi fece crollare in un attimo il mondo addosso.
Per settimane non credetti a ciò che mi fu detto, poi sempre più lontani sempre più distanti.
Provai a ricucire il rapporto portandomi personalmente nella stanza dove siede il primo cittadino, quell’amico che mi chiamava fratello era diventato Sindaco.
Gli proposi il progetto lo avevo scritto e lo diedi nelle sue mani.
Il suo sguardo era basso, gli chiesi lo protocollo?
Lui rispose non c’è bisogno.
Uscendo dalla stanza ebbi l’impressione che quel progetto mai sarebbe stato attuato e così fu.
La commissione permanente anticamorra e anticorruzione che tanto avevo desiderato e per cui avevo durante la campagna elettorale fatto il cavallo di battaglia era per lui solo una promessa.
Mi sono sentito tradito ma non come amico ma come cittadino come testimone di giustizia.
Il Sindaco che mi chiamava fratello non ha mai ricordato i testimoni di giustizia , non ha mai voluto promuovere il ricordo di chi lotta contro le mafie.
Nemmeno la strada una piazza un largo è stato intitolato alle vittime di mafia, quell’istanza è sepolta nelle carte della commissione toponomastica.
Ci siamo visti negare anche la sala consiliare, mai nessuna risposta alla richiesta.
Nel convegno da me organizzato e ringrazierò a vita chi mi concesse la sala della chiesa, quel parroco che oggi è un angelo mi disse ” Somma difficilmente cambierà ma tu sei d’apprezzare”
Quel Sindaco era presente al convegno ed era in prima fila ma quando mi avvicinai a lui mi sussurrò una frase che non mai dimenticherò. Chiedo scusa a tutti I cittadini Sommesi per aver contribuito nel mio piccolo a fare eleggere quell’uomo ma sappiate che poi in 4 anni non c’è stato giorno che non abbia raccolti elementi.
Non mi sono mai tirato indietro quando sono stato chiamato dall’autorità giudiziaria.
Ho affrontato un processo per calunnia e diffamazione spendendo più di 2 mila euro ma la verità è stata pronunciata al tribunale di Perugia.
Poi le minacce quelle pesanti quelle dei proiettili dei messaggi di morte delle calunnia sulla mia famiglia.
Chiedo scusa e lo chiederò per sempre alle future generazioni.
Ho ancora energia per farsi che la verità venga a galla ed è questo il mio ruolo.
Ci sono sempre state voci che mi fu promesso l’assessorato alla legalità ed è vero il candidato poi Sindaco mi aveva promesso questo ruolo, forse un ruolo che dopo 5 anni non è riuscito a dare a nessuno e lo ha conservato lui ed è questa anche la mia vittoria personale.
La legalità la giustizia sono questioni di primaria importanza e non possono essere pacchi e controparti, non basta avere una foto nell’ufficio di un uomo che è stato ucciso per aver denunciato.
Adesso c’è d’affrontare una battaglia perché sarà una battaglia tra la legalità e la camorra, quella camorra che a Somma Vesuviana sembra invisibile ma che è presente.
A cittadini Sommesi chiedo solo il coraggio di difendere la democrazia e di scegliere liberamente il futuro Sindaco.
Il testimone di giustizia

Abbiamo bisogno di un piccolo favore

Nel 2020, 2 milioni 145mila persone hanno letto gli articoli de La Provincia Online. Eppure, siamo rimasti tra i pochi giornali online non a pagamento e lo abbiamo fatto perché siamo convinti che tutti meritino l'accesso ad una informazione corretta e trasparente. Ma stiamo subendo anche noi gli effetti una crisi economica senza precedenti, eppure abbiamo continuato a migliorarci, a studiare nuove rubriche e trasmissioni per la nostra webtv (che trasmette per ora sulla nostra Pagina Facebook). Per continuare a fare giornalismo di inchiesta, in un territorio difficile come il nostro, adesso abbiamo bisogno di voi lettori. Non abbiamo proprietari milionari. Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permetterete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi.

Articoli recenti

Rubriche