SANT’ANTIMO. Smaltisce rifiuti provenienti da scarti edili abbandonandoli per strada dopo aver eseguito lavori di ristrutturazione. Sanzionato dalla polizia locale.
Non si fermano i controlli degli uomini del Comando Polizia Locale di Sant’Antimo finalizzati ad individuare i responsabili di crimini ambientali. Infatti, l’altro giorno, nel transitare per via Russo, strada del centro storico, gli addetti al nucleo di polizia ambientale, diretti dal Maggiore Biagio Chiariello, notavano dei rifiuti abbandonati su pubblica via. Ispezionato il contenuto dei sacchi, gli agenti notavano che all’interno vi erano dei rifiuti derivanti da lavorazioni edili e vari pezzi di legno abbandonati da incoscienti in disrpegio delle normative ambientali. Venivano subito attivate le ricerche in zona al fine di individuare se vi fossero dei lavori in merito. Veniva quindi notato un appartamento, in fase di ristrutturazione e pitturazione, e quindi oggetto di lavori di edilizia libera. Accertato chi fosse il proprietario, lo stesso, un privato, aveva dato corso a dei lavori in economia senza aver effettuato preliminarmente alcuna comunicazione all’Ufficio Tecnico del comune e agli enti preposti, nonché senza aver presentato alcun piano di smaltimento rifiuti. Il responsabile, D. G. del posto, alla richiesta di giustificazione degli operatori del comando, riferiva di aver commesso un errore e di essere pronto a pagarne le conseguenze. Diverse le ore impiegate per l’intervento e per la messa in sicurezza dell’area. A carico del responsabile è stata elevata la violazione delle normative ambientali con dure sanzioni amministrative, nonché verbale di accertamento inviato al settore Urbanistica che adotterà, nei confronti del responsabile, tutti i provvedimenti di natura sanzionatoria di cui al Testo Unico Edilizia. L’area è stata ripulita a seguito di sanzione accessoria sollevata del ripristino dello stato dei luoghi a cura del responsabile. Dall’inizio dell’anno circa tre i casi analoghi accertati, i cui responsabili sono stati tutti segnalati e sanzionati come per legge con importi complessivi di circa quattromila euro. Continueranno le attività di contrasto a tali fenomeni da parte degli addetti del Comando nella speranza che si comprendano le gravi ripercussioni sull’ambiente da parte dei responsabili, il tutto anche per garantire un miglior vivere sociale.

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