Somma Vesuviana. “Non proseguite i lavori” e trasmettete “la
documentazione progettuale dell’intervento in oggetto”.
Perentorio e deciso il Parco Nazionale del Vesuvio nella sua richiesta attivata per tutelare il borgo antico del Casamale dopo che sono stati portati a termine alcuni interventi, da parte dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Salvatore Di Sarno, in particolare l’installazione di paletti in ghisa bucando il pavimento del centro storico senza gli opportuni pareri di Parco e Soprintendenza.
Lo testimonia una lettera inviata ieri in municipio e per conoscenza e opportuni provvedimenti, anche al Reparto carabinieri Parco Nazionale del Vesuvio (che hanno sede a San Sebastiano) il direttore Stefano Donati.
Il Parco si è mosso dopo l’esposto inviato da 3 associazioni di Somma.
“In data 2.12.2020 è pervenuta a questo Ente Parco notizia riguardante
di paletti/dissuasori, infissi direttamente nel
basolame di epoca storica”. Con questa premessa Donati spiega al Comune qualcosa che doveva essere noto e invece è stato bellamente ignorato.
“Come noto il borgo Casamale rappresenta uno dei nuclei storici più importanti dell’area Vesuviana”, scrive il Parco, “è inserito in zona di promozione economica e sociale del Piano del Parco Nazionale del Vesuvio comprensivo del circuito murato angioino-aragonese e del Castello d’Alagno”. In tale contesto gli in interventi non possono non tenere conto della “scindibilità storico architettonica urbana e paesaggistica tra la strada e il contesto spaziale ad esso connesso e dei caratteri storicamente consolidati, utilizzando tecniche e materiali elementi di arredo urbano, alberature, segnaletica appropriati all’identità di ciascun tracciato”.
Ora ci auguriamo che visto che il danno è stato fatto, danno voluto in seguito ad una delibera promossa dall’assessore Rosalinda Perna siano presi provvedimenti rispetto chi ha fatto determinate scelte.
Che quegli orribili paletti in ghisa fossero stati installati in maniera non rispettosa della legge era evidente. Ora resta che sulla questione si esprima anche la Soprintendenza che pure è stata interessata di quanto avvenuto nel borgo medievale del Casamale.
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