venerdì 3 Maggio 2024
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ANAAO, ALS e GMI “Concorso specializzazione: 4477 contratti non assegnati, pronti a riscendere in piazza”

A seguito dei dati inerenti alle assegnazioni dei contratti del concorso di formazione specialistica, le associazioni italiane maggiormente rappresentative dei medici specializzandi, ANAAO Giovani, ALS e GMI, si dichiarano pronte a scendere nuovamente in piazza, questa volta non soltanto a Roma ma in diverse città italiane.
La prima falla evidenziata è un contesto concorsuale mal gestito e con controlli poco adeguati, a partire dal ritardo della fase di immatricolazione, prevista da bando per il 6 ottobre e slittata al 9 ottobre a causa di ritardi nella pubblicazione delle assegnazioni, con conseguente riduzione del tempo utile per immatricolarsi. Inoltre, sono già stati segnalati vari casi di specializzandi che, si spera, hanno erroneamente inserito multiple borse regionali senza averne i requisiti e infine ricevuto i punti CV pur non avendo presentato le dimissioni dalla loro specializzazione. A seguito di attenta revisione della graduatoria, si evidenzia la presenza di almeno 25 candidati già iscritti ad una scuola di specializzazione, che pertanto hanno usufruito in maniera illecita dei punti CV, senza i quali avrebbero con ogni probabilità avuto accesso ad una scelta differente rispetto a quella attualmente assegnata. Un errore di questa portata getta le basi per un ricorso collettivo, a seguito del quale l’intera fase di assegnazione risulterebbe bloccata e ritardata. Chiediamo quindi una revisione obbligatoria della graduatoria e che i candidati fallaci vengano estromessi dalla suddetta. Solo al termine della revisione dovrà essere ripubblicata la graduatoria, per poi far partire gli scaglioni straordinari, che dovranno essere adeguati in numero (almeno 5) e nella distribuzione temporale (con proroga un mese). Ultima, ma non per importanza, la presenza di casi in cui i colleghi ci hanno segnalato l’errata attribuzione automatica di invalidità per un verosimile errore informatico, in alcuni accorgendosene per tempo e procedendo a rimuoverla, in altri casi in cui si è reso conto dell’errore dopo l’assegnazione. (“Le informazioni richieste ai candidati ai fini del presente bando sono autocertificate e rese ai sensi dell’articolo 46 del DPR 445/2000. Nel caso in cui dalla documentazione presentata dal candidato risultino dichiarazioni false o mendaci, ferme restando le sanzioni previste dal codice penale e dalle leggi speciali in materia (articoli 75 e 76 DPR 445/2000) e l’esposizione del dichiarante all’azione di risarcimento del danno da parte dei contro interessati, si procederà all’annullamento dell’eventuale iscrizione alla scuola, al recupero di eventuali benefici concessi e a trattenere le tasse e i contributi universitari versati.”). Assumendo che non si tratti di un bug informatico, è opportuno che vengano effettuati i dovuti controlli e, in ottemperanza a quanto

indicato nel bando, i colleghi che hanno fornito dichiarazioni false e mendaci vengano estromessi dalla graduatoria, con conseguente riassegnazione delle borse negli scaglioni successivi.
Scuole di specializzazione che durante le assegnazioni 2023 non hanno avuto nessuna assegnazione
Anatomia patologica Anatomia patologica Anatomia patologica Anatomia patologica Anatomia patologica Anatomia patologica Audiologia e foniatria Chirurgia Generale
Chirurgia Generale
Chirurgia Toracica
Chirurgia Toracica
Chirurgia Toracica Farmacologia e Tossicologia Farmacologia e Tossicologia Farmacologia e Tossicologia Farmacologia e Tossicologia Farmacologia e Tossicologia Farmacologia e Tossicologia Farmacologia e Tossicologia Farmacologia e Tossicologia Farmacologia e Tossicologia
CHIETI-PESCARA FOGGIA
INSUBRIA
PIEMONTE ORIENTALE ROMA “Tor Vergata” S. Raffaele MILANO PADOVA
MOLISE
SIENA
PERUGIA
ROMA “Tor Vergata” SIENA
CAMPANIA – “L. Vanvitelli” FIRENZE
INSUBRIA
MESSINA
NAPOLI “Federico II” PERUGIA
PISA
Politecnica delle MARCHE ROMA “Campus Bio-Medico” CAMPANIA – “L. Vanvitelli” CATANZARO CHIETI-PESCARA
NAPOLI “Federico II” PIEMONTE ORIENTALE SIENA
Politecnica delle MARCHE SASSARI
FOGGIA INSUBRIA SASSARI FOGGIA L’AQUILA
Genetica
Genetica
Genetica
Genetica
Genetica
Genetica
Geriatria
Geriatria
Malattie
Malattie
Malattie
Medicina d’emergenza urgenza Medicina d’emergenza urgenza
medica medica medica medica medica medica
Infettive e Tropicali Infettive e Tropicali Infettive e Tropicali
Medicina d’emergenza urgenza Medicina d’emergenza urgenza Medicina di comunità e Medicina di comunità Medicina e Cure Palliative Medicina e Cure Palliative Medicina e Cure Palliative Medicina e Cure Palliative Medicina e Cure Palliative Medicina e Cure Palliative Medicina e Cure Palliative Medicina interna
Medicina nucleare Medicina nucleare Medicina nucleare Medicina nucleare Medicina nucleare Medicina nucleare Microbiologia e virologia Microbiologia e virologia Microbiologia e virologia Microbiologia e virologia Microbiologia e virologia Microbiologia e virologia Microbiologia e virologia Microbiologia e virologia Microbiologia e virologia Microbiologia e virologia Microbiologia e virologia Microbiologia e virologia Microbiologia e virologia Microbiologia e virologia Microbiologia e virologia Microbiologia e virologia
ROMA La Sapienza F-M/M-O S. Raffaele MILANO Cattolica del Sacro Cuore VERONA
CAMPANIA – “L. Vanvitelli” Cattolica del Sacro Cuore CHIETI-PESCARA
FOGGIA
L’AQUILA
ROMA “Campus Bio-Medico” ROMA “Tor Vergata”
UDINE
MILANO
MILANO Humanitas MILANO-BICOCCA Politecnica delle MARCHE ROMA “Tor Vergata” SASSARI
BRESCIA
CAMPANIA – “L. Vanvitelli” CATANZARO
FOGGIA
GENOVA
INSUBRIA
MILANO
MILANO Humanitas
MOLISE
NAPOLI “Federico II” PADOVA
PARMA
PAVIA
PERUGIA
ROMA “Campus Bio-Medico” ROMA “Tor Vergata”
Microbiologia e virologia Microbiologia e virologia Microbiologia e virologia Microbiologia e virologia Microbiologia e virologia Patologia e Biochimica Clinica Patologia e Biochimica Clinica Patologia e Biochimica Clinica Patologia e Biochimica Clinica Patologia e Biochimica Clinica Patologia e Biochimica Clinica Patologia e Biochimica Clinica Patologia e Biochimica Clinica Patologia e Biochimica Clinica Patologia e Biochimica Clinica Patologia e Biochimica Clinica Patologia e Biochimica Clinica Patologia e Biochimica Clinica Patologia e Biochimica Clinica Patologia e Biochimica Clinica Patologia e Biochimica Clinica Patologia e Biochimica Clinica Radioterapia
Radioterapia
Radioterapia
Radioterapia
Radioterapia
Radioterapia
Radioterapia
Radioterapia
Statistica sanitaria e Biometria Statistica sanitaria e Biometria Statistica sanitaria e Biometria Statistica sanitaria e Biometria Urologia
ROMA La Sapienza F-M/M-O S. Raffaele MILANO
TORINO
TRIESTE
VERONA
BRESCIA
CAMPANIA – “L. Vanvitelli” Cattolica del Sacro Cuore FERRARA
FOGGIA
INSUBRIA
MILANO
MILANO-BICOCCA
MODENA e REGGIO EMILIA NAPOLI “Federico II”
PARMA
PIEMONTE ORIENTALE ROMA “Campus Bio-Medico” ROMA “Tor Vergata”
ROMA La Sapienza F-M/M-O S. Raffaele MILANO
SIENA
BRESCIA
Cattolica del Sacro Cuore FOGGIA
PAVIA
PERUGIA
PIEMONTE ORIENTALE ROMA “Campus Bio-Medico” SIENA
BARI
FIRENZE
PAVIA
PIEMONTE ORIENTALE SASSARI
In secondo luogo, dai dati raccolti dalle associazioni, si evince che solo 11688 candidati su 14036 si sono visti assegnati uno dei 16.165 contratti di formazione (27,7% borse non assegnate). Tutto ciò è frutto, come da noi ampiamente preventivato, di una errata programmazione della distribuzione dei medici in formazione specialistica, causata da una miope suddivisione dei contratti a bando: anche ad una prima analisi è lampante la natura improvvida della scelta che ha portato a diminuire i contratti in quelle scuole che lo scorso anno erano state pienamente coperte e, viceversa, ad aumentarli in quelle scuole con già poche assegnazioni. La situazione è molto compromessa: 1 contratto statale su 4 non è stato assegnato (24,5%), così come la maggioranza dei contratti regionali (51,3%), la stragrande maggioranza dei contratti SSN (78,1%).
Contratti
Contratti Contratti
%
Contratti Statali Contratti Regionali Contratti “altri enti”
Stanziati
Assegnati Non assegnati
Contratti Min. Difesa
Contratti SSN
14579 11012 3567 1080 526 554 45 32 21
24,5% 51,3% 46,7%
36 36 0 0,0%
425 93 332 78,1%
16165 11688 4477 27,7%

Il dato più preoccupante riguarda la scuola di specializzazione in medicina d’emergenza-urgenza, in cui su 855 contratti stanziati sono risultati assegnati solo 266 (il 31 %), con ben 4 Atenei senza alcuna assegnazione (tra cui La Sapienza di Roma – Umberto I e Milano San Raffaele). Un’ulteriore flessione rispetto agli scorsi anni che, da un lato, certifica ufficialmente “l’estinzione” della figura di specialista in medicina d’emergenza, e dall’altro condanna il SSN all’avanzata della figura del medico gettonista e alla conseguente, inevitabile, diminuzione della qualità dei servizi erogati in un ambito delicato come quello dei Pronto Soccorso.
Suddivisione dei contratti di Medicina d’Emergenza stanziati, assegnati e non assegnati al concorso di specializzazione 2023
Universitè sede Contratti Contratti Contratti % Universitè sede Contratti Contratti Contratti % della Scuola MEU Stanziati Assegnati Non assegnati della Scuola MEU Stanziati Assegnati Non assegnati
FOGGIA
L’AQUILA
ROMA SAPIENZA F-M/M-O MILANO SAN RAFFAELE UDINE
SIENA
CHIETI-PESCARA
VERONA
PIEMONTE ORIENTALE ROMA CAMPUS
GENOVA
PARMA
NAPOLI VANVITELLI FIRENZE
NAPOLI FEDERICO II MILANO HUMANITAS TRIESTE
6 0 11 0 18 0 15 0 21 1 31 2 12 1 55 6 18 2 7 1 27 4 23 4 28 5 43 8 21 4 20 4 25 5
6 100% 11 100% 18 100% 15 100% 20 95% 29 94% 11 92% 49 89% 16 89% 6 86% 23 85% 19 83% 23 82% 35 81% 17 81% 16 80% 20 80%
INSUBRIA
PERUGIA
BRESCIA
MARCHE
PADOVA
PISA
FERRARA
MILANO MILANO-BICOCCA SASSARI
MODENA REGGIO EMILIA TORINO
13 3 13 3 16 5 17 6 75 28 25 10 22 9 49 21 22 11 12 6 23 13 36 23 20 16 15 13 23 23
10 77% 10 77% 11 69% 11 65% 47 63% 15 60% 13 59% 28 57% 11 50% 6 50% 10 43% 13 36% 4 20% 2 13% 0 0% 0 0% 0 0%
ROMA CATTOLICA
CATANIA
BOLOGNA
PALERMO 7 7 ROMA TOR VERGATA 4 4
ROMA SAPIENZA M-P BARI
PAVIA
24 5 27 6 31 7
19 79% 21 78% 24 77%
TOTALE 855 266 589 69%
Un ulteriore drammatico dato riguarda il numero delle scuole che non hanno nemmeno uno specializzando assegnato: le scuole che sono letteralmente “deserte” sono ben 103, oltre a 127 ulteriori scuole con meno del 25% di specializzandi assegnati. È mortificante constatare che ben 44 scuole di Anatomia patologica, Patologia clinica e Microbiologia saranno senza nessun medico specializzando, condannando all’estinzione delle figure professionali che invece sono state dei letterali salvavita nel corso della pandemia da COVID-19 e che saranno fondamentali in futuro, soprattutto in materia di prevenzione e preparazione alla risposta alle pandemie future e ai rischi emergenti adottato nel quadro dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). È infine interessante notare come questa scellerata suddivisione dei contratti a bando abbia portato al capolavoro di avere scuole di specializzazione deserte anche in Università notoriamente definite “ambite”, come Milano San Raffaele (4 scuole), L’Humanitas sempre di Milano (2 scuole) oppure Campus Biomedico di Roma (4 scuole) ed infine la Cattolica di Roma (4 scuole).
Una campagna di Russia quindi, ma annunciata e da noi ampiamente preventivata nelle scorse settimane: era chiaro che il semplice aumento dei contratti stanziati in medicina d’emergenza, associato ad un aumento globale dei contratti ed in assenza di una riforma della formazione medica, avrebbe non solo non risolto il problema della carenza di specializzandi nell’emergenza, ma avrebbe addirittura dato il colpo di grazia.

In questa evidente gestione errata del Ministero dell’Università, pretendiamo un incontro immediato non solo con i funzionari del MUR e dell’Osservatorio Nazionale della Formazione, come avvenuto nelle scorse settimane, ma pretendiamo anche e soprattutto che ciò avvenga in presenza dei funzionari del Ministero della Salute e della FNOMCeO per evitare di trovarci nelle prossime tre settimane davanti ad un aggravamento della situazione già compromessa.
Le associazioni scriventi chiedono nuovamente e con maggiore forza ciò che è stato urlato da centinaia di giovani medici nella manifestazione del 25 settembre davanti al MUR: la proroga obbligatoria della presa di servizio al 1 dicembre di tutti i neo specializzandi, l’aumento a 5 scaglioni straordinari prima della presa di servizio (aumento promesso e non verificatosi) e soprattutto l’integrazione di rappresentanti dei medici in formazione nel tavolo di riforma già istituito e composto ad oggi solo di accademici. La soluzione alla carenza di personale non è aumentare gli ingressi a medicina o peggio ancora abolire il numero chiuso: l’unico modo è riformare il sistema della formazione medica specialistica, ferma al 1999, che ha oggettivamente fallito essendo governata da migliaia di Direttori di scuola che non intendono rispettare le più semplici regole e norme (prima tra tutte l’utilizzo della rete formativa) che esistono solo su carta.
Dopo la manifestazione davanti al MUR, siamo pronti a manifestare nuovamente in contemporanea in diverse città italiane per dimostrare al mondo politico, accademico e civile che una intera generazione di giovani medici è stanca di assistere al dibattito surreale sull’abolizione del numero chiuso e sull’istituzione di fantomatiche nuove specializzazioni come “la chirurgia dei microchip”, e che soprattutto non può più tollerare la strenua e coriacea difesa dello status quo da parte del mondo universitario che intende ancora tenerci inquadrati come studenti con molti doveri e pochi diritti, invece che come professionisti qualificati che si specializzano, al pari dei loro colleghi europei, con un contratto di formazione-lavoro.
La manifestazione del 25 settembre, corredata di una sottoscrizione che ha raggiunto oltre le 5000 firme, ha dimostrato anche a noi stessi che uniti possiamo riuscire a risolvere le ben note problematiche in merito al mancato rispetto della nostra dignità retributiva, formativa e lavorativa. Siamo pronti anche ad organizzare il primo sciopero generale degli specializzandi, dimostrando che se tutti i medici in formazione specialistica incrociassero le braccia anche solo per 3 giorni migliaia di reparti universitari andrebbero in tilt e tutti i policlinici universitari andrebbero al collasso. Sull’onda delle proteste indette dai colleghi degli altri Stati europei, in assenza di una risoluzione adeguata e tempestiva, saremo costretti a vedere nello sciopero a oltranza l’unica strada percorribile.

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