Torre del Greco. Avevano più di 400 clienti eppure nessuna autorizzazione a svolgere l’attività di sorveglianza, men che mai armata. A scoprire l’attività “abusiva” svolta da un istituto di vigilanza privata H.I.S. Security s.r.1., sita in Torre del Greco sono stati i militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata (agli ordini del comandante, il tenente colonnello Gennaro Pino). I militari hanno eseguito un decreto, emesso dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata in base al quale hanno proceduto al sequestro della cede operativa dell’istituto poiché sprovvisto della autorizzazione Prefettizia all’esercizio dell’attività, in violazione degli artt.134 e 140 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Sono stati sequestrati anche tutti i beni aziendali, tra i quali 6 autovetture e 2 motociclette recanti le insegne dell’istituto, utilizzate per i servizi di pattugliamento, 10 giubbotti (di cui 6 antiproiettile), 40 distintivi, un maglione, una polo ed un berretto recanti il logo dell’istituto di vigilanza, utilizzati dagli addetti. “In particolare”, si legge in una nota della Procura, “il provvedimento cautelare costituisce l’epilogo di indagini svolto dai finanzieri della Compagnia di Torre del Greco e coordinate da questa Procura della Repubblica, al termine delle quali a emerso che gli amministratori dell’Istituto di vigilanza, succedutisi dal 2019 ad oggi, avrebbero tentato a più riprese di ottenere l’autorizzazione all’esercizio dell’attività di vigilanza privata, sempre negata dalla Prefettura di Napoli, anche mediante continue modifiche della compagine sociale e l’utilizzo di meri prestanome, solo apparentemente in possesso dei requisiti soggettivi previsti dalla Legge. I riscontri della Guardia di Finanza hanno infatti documentato come la società, sebbene priva della prescritta autorizzazione prefettizia, abbia proseguito l’esercizio dall’attività di vigilanza privata avvalendosi anche di vigilantes armati, inducendo cosi in errore i circa 400 clienti che, convinti di avvalersi di un istituto autorizzato, hanno continuato a pagare per i servizi di vigilanza abusivamente espletati. L’adozione del decreto di sequestro preventivo in via d’urgenza si è resa necessaria al fine di far cessare la condotta criminosa in atto nonché la protrazione e l’aggravamento delle conseguenze della stessa”.
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