Somma Vesuviana. Altarini abusivi dedicati ad appartenenti ai clan della camorra, sorgono all’interno del Parco realizzato con la legge post terremoto in via San Sossio, a denunciarne la presenza è il testimone di giustizia Gennaro Ciliberto. Una denuncia, la sua, condivisibile che ha inviato al prefetto di Napoli, al questore di Napoli, al sindaco di Somma Vesuviana, al comandante della polizia locale e al comandante della locale Stazione dei carabinieri. Una denuncia, a dire il vero, che era stata già effettuata tempo fa ed inviata al sindaco e agli uffici comunali preposti, ma nulla è stato fatto e siccome in questi giorni a Napoli si stanno abbattendo e sequestrando cappelle simili, Ciliberto torna a scrivere alle autorità.
in riferimento alla presenza di cappelle votive abusive all’interno del parco Fiordaliso e altri palazzi adiacenti.
“Si chiede il perché tale strutture costruite in maniera illegale e abusive e con all’interno foto di pregiudicati uccisi in agguati di camorra e appartenenti a sodalizi criminali, non siano state rimosse”, scrive il testimone di giustizia nella sua missiva, “Tali altarini cappelle votive oltre ad costituire un abuso edilizio sono un chiaro messaggio di potere da parte delle famiglie di codesti camorristi uccisi che abitano in tale insediamenti. Queste cappelle spesso utilizzate anche per nascondere droga e armi.
Come è noto dalle cronache in ogni parte della Campania si sta procedendo a demolire e rimuovere tali altarini proprio in segno di legalità e ripristino del territorio”.
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